
Deutsche Bank ha di recente realizzato uno studio sullo sviluppo futuro del fotovoltaico a livello globale, in un momento in cui non ci si può più affidare come un tempo agli incentivi.
Sono emersi dei dati interessanti e soprattutto positivi anche riguardo il nostro Paese. Secondo l'istituto bancario, infatti, nel Mezzogiorno sono già in ballo nuovi progetti sviluppati senza alcun contributo; inoltre, in molte regioni italiane per le imprese commerciali che possono beneficiare al 50% dell'autoconsumo, il costo dell'energia solarecompete già con quello dell'energia tradizionale, per cui si può parlare di "grid parity".
In generale, la banca tedesca sostiene che entro un anno la situazione del settore globale sarà molto più rosea, e il mercato saprà reggersi in piedi anche senza le tariffe incentivanti proprio per la competitività raggiunta fra il solare e le fonti fossili. A ristabilire gli equilibri la crescente domanda dei mercati emergenti.
Deutsche Bank nel report parla anche della Germania, prima in Europa per potenza di installazioni fotovoltaiche, per la quale le previsioni sono molto simili a quelle dell'Italia. Le previsioni sono positive anche per altri Paesi, come Giappone e Inghilterra, mentre viene sottolineato come i governi di USA, Medioriente, Africa, Caraibi e Messico stiano favorendo il fotovoltaico dal punto di vista legislativo.
Un caso a parte invece è l'India, in cui il settore dell'energia solare va a gonfie vele non tanto perché agevolato dal governo, ma perché l'energia elettrica tradizionale è molto cara e il Paese gode di una perfetta esposizione al sole. Nello studio di Deutsche Bank non poteva infine mancare un riferimento al ribasso dei costi dei pannelli solari, da molti attribuito alla sovrapproduzione asiatica che ha invaso il mercato. Il generale miglioramento dovrebbe portare, secondo l'istituto di credito, alla stabilizzazione dei prezzi.